Festival Asti Musica
La rassegna dall’8 al 19 luglio in piazza Cattedrale con un’anteprima il 4 al Museo Paleontologico
L’appuntamento sarà, come sempre in piazza Cattedrale, dall’8 al 19 luglio, con un’anteprima il 4 nel chiostro del Museo Paleontologico per valorizzare un luogo particolare della città: la suggestiva “casa” di balene e delfini fossili di tre milioni di anni fa. Da qui inizieranno a suonare gli strumenti di Astimusica, con un concerto di atmosfere jazz Anni Trenta rivisitate dal trio Accordi Disaccordi (ingresso libero).
“Sarà di nuovo un’edizione di altissimo livello, potendo contare sull’esperienza del 2015 di Comune e Asp: una collaborazione che ha funzionato sia dal punto di vista artistico che economico” anticipa il sindaco Fabrizio Brignolo.
Il primo a salire sul palco di piazza Cattedrale, l’8 luglio, sarà Ezio Bosso, il pianista e direttore d’orchestra che ha commosso il pubblico di Sanremo. “Con lui – spiega il direttore artistico Cotto – daremo continuità ad Astimusica 2015, restando in un mondo colto e raffinato in cui la vita si può raccontare semplicemente con i tasti di un pianoforte”. Altri artisti, altri stili: “Arbore, che chiuderà la rassegna il 19 luglio – dice Cotto – è il collegamento con la parte più antica e popolare della nostra tradizione, Rocco Hunt (9 luglio) costituirà l’apertura verso un luogo particolare in cui l’hip hop ragiona con il pop. Infine Al Bano (13 luglio) è la concessione a un certo tipo di musica che finora ha trovato poco spazio al festival, che non può essere a immagine e somiglianza dei gusti di chi lo organizza”. I giovani emergenti avranno i nomi di Miele e Mahmood (14 luglio), apprezzate Nuove Proposte a Sanremo.
Scelte che fanno dire che “sarà un’Astimusica per tutti: una rassegna, ma anche un luogo – la splendida cornice di piazza Cattedrale – in cui allo stesso modo, da 21 anni ininterrotti, la città viene per ascoltare e stare insieme”. Con gli astigiani l’Asp vuole condividere un obiettivo: “Vivere la bellezza della musica – dice la presidente Giovanna Beccuti – in una bella città, sforzandosi di renderla sempre più pulita: cosa che la nostra Azienda fa ogni giorno, ma il decoro urbano è un segno di civiltà che vorremmo appartenesse a tutti gli astigiani”.
“La squadra organizzativa – assicura Paolo Golzio, amministratore delegato di Asp – lavora con passione e coinvolgimento, sotto la guida di un direttore artistico autorevole: e questo per la rassegna è un valore aggiunto, che rafforza lo spirito della comunità astigiana”.
La manifestazione avrà un budget complessivo di 250 mila euro: obiettivo dell’Asp, come nel 2015, sarà raggiungere l’equilibrio tra costi e ricavi attraverso la vendita dei biglietti, i contributi, gli sponsor.
Il dirigente della Cultura, Gianluigi Porro, ricorda che il festival si basa su collaborazioni consolidate, come l’Agenzia di spettacoli PiemonteUno, Libellula, Circolo Filarmonico Astigiano.
E grazie all’Associazione culturale Elinor entrerà in cartellone il “Premio d’autore Città di Asti”, promosso con Radio Italia: il 18 luglio si sfideranno in piazza Cattedrale 20 giovani emergenti. Il vincitore accederà alla finale del Festival della musica italiana di New York (11 settembre).
Un’iniziativa che ben si lega allo spirito di Astimusica, da sempre alla ricerca di volti nuovi, palco fortunato per artisti sconosciuti poi acclamati con i nomi di Subsonica, Povia e Max Gazzè: ma solo per citarne alcuni.